venerdì, Settembre 22, 2023
HomeAttualitàUnicef Italia lancia l’allarme: 74 ragazzi morti in 5 anni sul lavoro

Unicef Italia lancia l’allarme: 74 ragazzi morti in 5 anni sul lavoro

Allarme rosso in Italia per quanto riguarda la mortalità dei ragazzi a lavoro. Secondo quanto riportato da un rapporto di Unicef Italia, infatti, ben 74 ragazzi sarebbero morti sul lavoro in soli 5 anni. Ben 67 di loro avevano tra i 15 e i 19 anni, giovanissimi che sono morti sul posto di lavoro tra il 2017 e il 2021. Unicef Italia ha puntato i riflettori su un problema, quello delle morti sul lavoro, che merita ancora una certa attenzione a tutti i livelli.

Ben 352.140 denunce di infortunio secondo Unicef Italia

Che ci sia un problema in Italia legato alla sicurezza sul lavoro, Unicef Italia lo ha sottolineato pubblicando anche alcuni dati relativi agli infortuni. Tra il 2017 e il 2021, infatti, sarebbero giunte all’Inail a livello nazionale ben 352.140 denunce di infortunio di lavoratori e lavoratrici sotto i 19 anni. A mettere in evidenza la situazione relativa al lavoro ci ha pensato proprio il primo rapporto statistico sul lavoro minorile redatto da Unicef Italia. Attualmente, sarebbe il Veneto la regione italiana con più morti sul lavoro tra i ragazzi. Secondo diversi esperti, questi numeri del lavoro minorile dovrebbero far riflettere sul disagio sociale esistente in diverse aree del Paese.

Quali sono le regioni con più infortuni?

Secondo Unicef Italia ci sarebbero ben 223.262 denunce di infortunio sul lavoro che riguardano minorenni fino a 14 anni e 128.878 per ragazzi della fascia di età 15-19 anni. Al primo posto nella classifica delle regioni con percentuali più alte di denunce di incidenti di lavoratori sotto i 19 anni c’è la Lombardia, con 76.942 denunce, seguita dall’Emilia Romagna, con 40.000 e dal Veneto, con 39.810.

Presentato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile, il nuovo rapporto Unicef Italia offre un quadro allarmante basato su un’analisi dei dati provenienti da report e database delle principali istituzioni italiane come l’Inail e l’Inps. I risultati rivelano una preoccupante tendenza al crescere del numero di giovani lavoratori coinvolti in questa problematica sociale.

Nel corso del 2022, il rapporto ha visto un aumento importante, con 69.601 lavoratori minorenni tra i 15 e i 17 anni, rispetto ai 51.845 dell’anno precedente. Questo incremento è motivo di grande allarme e richiede azioni concrete per affrontare il problema.

ARTICOLI COLLEGATI

Ultime Notizie