venerdì, Settembre 22, 2023
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Perché i cookies si chiamano come i biscotti? Il motivo del nome bizzarro è un rebus divertentissimo!

Quando si entra su un sito web appare immediatamente la dicitura “cookies”. Ma non sono dei biscotti buonissimi con gocce di cioccolato? In questo caso no. Perché si chiamano così e quali sono le origini di questa associazione bizzarra?

Perché i cookies si chiamano proprio come i biscotti

Nell’universo digitale in cui siamo immersi oggi, incontriamo termini apparentemente comuni che hanno acquisito nuovi significati. Uno di questi è “cookie”. Pur essendo una parola che evoca l’immagine di biscotti appena sfornati, nel contesto del mondo online assume un ruolo fondamentale.

La parola “cookie” deriva dalla parola inglese “biscuit”, che in italiano corrisponde a “biscotto”. Tuttavia, mentre la connessione semantica può apparire enigmatica all’inizio, essa rivela una curiosa coincidenza storica. Nel corso dei primi giorni di internet, quando le reti erano ancora in fase embrionale e i siti web stavano prendendo forma, gli sviluppatori ebbero bisogno di un modo per memorizzare piccole quantità di dati nei computer dei visitatori. Questi dati potevano essere informazioni di autenticazione, preferenze dell’utente o altri dettagli che sarebbero stati utili per personalizzare l’esperienza online.

Per soddisfare questa esigenza tecnica, gli sviluppatori adottarono un termine che evocava familiarità e comfort: “cookie”, ispirandosi ai biscotti. Allo stesso modo in cui un biscotto è un piccolo piacere da gustare con una tazza di tè o caffè, questi “cookies” digitali erano piccole porzioni di dati progettate per rendere l’esperienza online più agevole e su misura.

L’associazione tra tecnologia e golosità centra l’obiettivo

La scelta di associare i dati digitali ai biscotti va oltre il mero caso. I biscotti sono spesso condivisi in un contesto di ospitalità e gentilezza, simili all’intento di questi dati digitali. Quando visitiamo un sito web, esso può “offrirci” un cookie, memorizzandolo nel nostro dispositivo. Questo piccolo atto di cortesia digitale consente ai siti web di “ricordare” le nostre preferenze, come le lingue preferite o le informazioni di accesso. Come un padrone di casa che ricorda le bevande preferite degli ospiti, i siti web utilizzano i cookies per rendere l’esperienza dell’utente più piacevole e personalizzata.

È importante sottolineare che, sebbene la scelta del termine abbia radici storiche e semantiche affascinanti, l’analogia con i biscotti è solo un’espressione linguistica e concettuale. I cookies digitali sono semplicemente dati che vengono memorizzati nei dispositivi degli utenti e non hanno alcuna somiglianza fisica con i biscotti veri e propri.

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