Gli astronauti, al ritorno da una missione spaziale, possono diventare più alti addirittura di 4 o 5 cm, a causa dell’espansione dei dischi di cartilagine nella colonna vertebrale in assenza di gravità
Questo fenomeno, dovuto all’espansione dei dischi di cartilagine situati tra le vertebre della colonna vertebrale, avviene solo in assenza di gravità per un periodo prolungato.
Durante il soggiorno nello spazio, gli astronauti sono esposti a un ambiente di microgravità, il che significa che l’effetto della forza di gravità è notevolmente ridotto rispetto a quello sulla Terra. In queste condizioni, i dischi di cartilagine che si trovano tra le vertebre della colonna vertebrale possono espandersi, poiché non devono sopportare il peso del corpo come farebbero sulla Terra.
Questa espansione dei dischi di cartilagine porta a un aumento temporaneo dell’altezza degli astronauti. Tuttavia, una volta tornati sulla Terra e ri-esposti alla gravità terrestre, i dischi di cartilagine tendono a tornare alla loro dimensione originale e gli astronauti perdono l’aumento di altezza acquisito nello spazio.
È importante notare che questo fenomeno non è permanente e gli effetti sull’altezza degli astronauti tendono a scomparire entro poche settimane dal loro ritorno sulla Terra. Tuttavia, questo processo può causare alcuni disagi e dolori alla schiena per gli astronauti, poiché il corpo si riadatta alla gravità terrestre.
Il soggiorno nello spazio può portare a un aumento temporaneo dell’altezza degli astronauti a causa dell’espansione dei dischi di cartilagine nella colonna vertebrale in assenza di gravità. Sebbene questo fenomeno sia temporaneo, è un esempio interessante di come il corpo umano possa adattarsi a diversi ambienti e condizioni.