sabato, Settembre 30, 2023
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Perché si chiama planetaria e perché è così utile in cucina

Tra tutti i robot da cucina “casalinghi” utilizzabili, la planetaria si distingue come la regina indiscussa della funzionalità e della versatilità. Anche gli chef stellati, nei loro laboratori e in TV, non possono fare a meno di utilizzare queste macchine che, ormai, sono diventate protagoniste anche delle nostre cucine. Scopriamo insieme perché si chiama così e per quali motivi è così utile nelle preparazioni culinarie.

Planetaria, l’origine del nome e le sue funzionalità

La planetaria è uno strumento tuttofare che, grazie ai ganci intercambiabili, riesce a svolgere numerose funzioni, risparmiando tempo, spazio e riducendo al minimo gli sprechi. Il movimento speciale delle fruste rende le planetarie perfette per mescolare impasti contenenti lievito, come panettoni, pandori e colombe, oppure pizze, focacce e pane. Inoltre, sono ottime per montare la panna, le uova e mescolare creme.

Ma perché si chiamano planetarie? Il nome deriva proprio dal movimento delle fruste, che ricorda l’orbita dei pianeti. Girando sia sul proprio asse che attorno al centro del contenitore, esse permettono di creare ricette perfette. Le migliori planetarie offrono la possibilità di dare libero sfogo alla creatività culinaria grazie ai diversi tipi di ganci disponibili.

La frusta a filo permette di montare la panna o gli albumi, è adatta per le creme e in generale per amalgamare composti più liquidi. Inoltre, permette all’impasto di incorporare molta aria, rendendola perfetta per gli impasti spumosi come il pan di Spagna. Il gancio è ideale per impastare composti più solidi, rendendoli compatti ed elastici. È essenziale per preparare il pane e può sostituire un’impastatrice tradizionale, lavorando come un vero e proprio assistente domestico. Il gancio piatto o a foglia, invece, viene utilizzato per impasti più densi e ricchi di burro, come la pasta frolla o per le torte.

La differenza con la comune impastatrice

Potresti pensare che la differenza tra un’impastatrice e una planetaria sia insignificante, ma in realtà ci sono varie distinzioni. L’impastatrice ha principalmente la funzione di impastare ed è più comunemente utilizzata in ambito professionale, come in fabbriche, panifici e pasticcerie. Sono macchinari monofunzionali, spesso costosi, che possono impastare grandi quantità di composizioni e lavorare per lunghi periodi grazie ai materiali molto resistenti e alle grandi capienze del cestello.

Nelle nostre case, invece, le impastatrici si trasformano in veri e propri robot tuttofare, in grado di triturare, frullare, omogeneizzare, miscelare, tagliare, impastare e montare grazie ai vari accessori aggiunti. I modelli più avanzati sono addirittura in grado di pesare gli ingredienti e cucinare, ma il movimento delle fruste resta sempre una rotazione su se stesse. La vera differenza con la planetaria risiede proprio nel movimento speciale delle fruste, che si muovono in maniera ellittica, raggiungendo tutte le parti della ciotola e lavorando l’impasto in modo perfetto e senza grumi.

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