mercoledì, Novembre 29, 2023
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Giovanna Mezzogiorno, porte in faccia e critiche: piovono accuse di body shaming

Giovanna Mezzogiorno rompe il silenzio e parla delle tante porte in faccia, critiche e accuse di body shaming: una carriera interrotta?

Giovanna Mezzogiorno, tra bodyshaming e porte in faccia

Se si digita il nome dell’attrice Giovanna Mezzogiorno su Google, la prima domanda che appare è: “Quanto pesa?”. Questa domanda inappropriata riflette la pressione costante che le donne, in particolare le donne famose, subiscono per conformarsi agli standard di bellezza imposti dalla società. Tuttavia, la Mezzogiorno ha deciso di affrontare questo problema in modo diretto attraverso il suo nuovo progetto cinematografico, “Unfitting,” un cortometraggio di nove minuti prodotto da One More Pictures in collaborazione con Bulgari e la rivista Grazia.

Il nuovo cortometraggio Unfitting

Nel cortometraggio “Unfitting” l’attrice Carolina Crescentini interpreta il ruolo principale e viene costantemente ricordata sul set e in TV che, dopo due gravidanze, ha messo su peso. Il cast del corto include anche Fabio Volo e Ambra Angiolini, con la colonna sonora curata da Tiziano Ferro. La regista del cortometraggio è proprio Giovanna Mezzogiorno, che ha deciso di dirigere questo progetto perché l’argomento la tocca personalmente.

Giovanna Mezzogiorno intervista
Giovanna Mezzogiorno intervista

In un’intervista a Repubblica, la Mezzogiorno ha spiegato che ha deciso di realizzare “Unfitting” perché ha sperimentato in prima persona la critica implicita riguardo al suo peso. Nonostante le critiche non fossero dirette o esplicite, ha sentito la pressione di conformarsi a determinati standard di bellezza imposti dalla società. Il cortometraggio non è una lamentela, ma un’opera ironica che invita a ridere delle difficoltà che molte persone hanno sperimentato nel passato.

Giovanna Mezzogiorno e la lotta contro le situazioni di disagio

Nell’intervista, Mezzogiorno sottolinea quanto sia importante sfidare i modelli di bellezza preconfezionati che spesso mettono le persone in situazioni di disagio. La pressione per corrispondere a questi ideali può avere conseguenze significative sulla carriera e sulla vita di una persona. L’attrice stessa ha iniziato a rendersene conto quando ha visto la bellezza essere valutata più della bravura. Questa realizzazione è stata sconvolgente per lei.

Mezzogiorno sottolinea anche come i cambiamenti nel suo corpo abbiano influenzato negativamente la sua carriera, esponendo la falsità che circonda spesso l’industria dello spettacolo. Ha rivelato che molte registe non sono solidali con le donne come potrebbero sembrare e spesso le hanno respinte. Oggi, nonostante non sia una persona fanaticamente dedicata allo sport, Mezzogiorno si accetta per quella che è, rifiutando di conformarsi agli ideali irrealistici di bellezza. Riconosce che il suo corpo a 49 anni è diverso da quando aveva 20 anni e non si aspetta di tornare indietro nel tempo.

Il cortometraggio “Unfitting” di Giovanna Mezzogiorno affronta il problema dell’omologazione basata sull’apparenza che riguarda non solo le donne ma anche gli uomini. La società spesso mette l’aspetto fisico al primo posto, relegando la bravura a un secondo piano. Mezzogiorno, tuttavia, è determinata a combattere questa percezione distorta in tutti i campi. La sua storia personale e il suo impegno nel cambiare questa mentalità la rendono un esempio di forza e determinazione per molte persone. Con progetti come “Unfitting,” contribuisce a sollevare importanti questioni sulla pressione della bellezza e sulla necessità di accettarsi per ciò che si è.

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