Franco Battiato, prima della sua morte nel giugno 2021, ha scritto un testamento olografo nel maggio del 2018. Tre righe scritte in stampatello, un formato insolito per lui, ma indelebili nella loro importanza, secondo quanto riportato da Open. Ecco chi sarebbe l’unica erede del compianto cantautore.
Franco Battiato, spunta un testamento: la nipote erede universale
Nelle ultime ore è emerso un testamento scritto a mano e firmato da Franco Battiato. Nel documento, in particolare, il cantautore nominava la nipote Grazia Cristina Battiato come erede universale. L’ultimo scritto noto del compianto artista musicale è apparso un mese e mezzo dopo la sua morte. Tale scritto fu presentato dalla nipote a Milano davanti al notaio ed avvocato Alessandro De Cicco, chiedendone la pubblicazione.
Inoltre, un certificato medico precedeva il testamento olografo. Firmato dal neurologo dell’ospedale Garibaldi di Catania, il documento forniva il quadro medico preciso di Franco Battiato, che il magistrato aveva usato per nominare un amministratore di sostegno, il fratello Michele, a causa dell’incapacità del cantautore di prendere decisioni. La malattia lo costringeva a letto, nutrito solo da un sondino. Inoltre, il neurologo lo descriveva come gravemente malato, con disturbi cognitivi e di memoria a breve termine. Durante l’interrogatorio con il magistrato che si occupava del suo caso, Battiato aveva mostrato sintomi di disorientamento, dimostrando di non ricordare molte cose.
Il caso della villa di Milo del cantautore
Anche se il testamento olografo è completo, i passaggi della successione sono stati fermi per tre anni a causa della mancanza di partecipazione dei soci alle assemblee precedenti. Solo l’assemblea ordinaria del 2023 ha visto l’elezione dell’erede di Franco Battiato, Grazia Cristina, alla carica di amministratore unico dell’Ottava srl, la piccola cassaforte societaria del cantautore.
Inoltre, la villa di Milo in cui Battiato ha trascorso gli ultimi anni di malattia è stata lasciata alla nipote come eredità. Tuttavia, è stata applicata una restrizione legale a favore dell’assessorato ai Beni culturali e identità siciliana della Regione Sicilia, che la considera “casa di artista di interesse culturale”. La nipote ha fatto ricorso, ma il caso non è ancora stato risolto.