SAIPEM, movimenti in borsa


Dopo che Moody’s – ad inizio febbraio – ha declassato (downgrade) il rating a lungo termine del titolo SAIPEM, passando dal Ba3 al B1, la grande impresa italiana è divenuta un soggetto ad alto rischio.

Nel corso dei prossimi mesi, sempre Moody’s, probabilmente, osserverà l’azienda in vista di un possibile ulteriore declassamento. Il tema che aumenta l’aleatorietà dell’andamento del titolo è connesso al valore degli utili 2021, in attesa di conferme/modifiche il prossimo 23 febbraio 2022.

Tutto il gruppo ha attualmente investiti sul mercato più di 3 miliardi di euro in obbligazioni, e, a copertura di questi titoli, SAIPEM ha anche sottoscritto un ‘credit default swap’ a scadenza di 5 anni, che attualmente si posiziona a 836 punti base (8% del valore da coprire).

Il CDS è un derivato con finalità di copertura del rischio di fallimento su un titolo sottostante, che dovrebbe – con una serie di clausole sull’andamento – proteggere SAIPEM da un crollo eventuale. Il mercato, però, ha iniziato a vacillare e perdere interesse/fiducia circa i titoli quotati nel mercato.

Proprio per questo, SAIPEM ha deciso di arruolare un advisor che dovrà aiutare l’azienda ad assorbire l’impatto del mercato finanziario, arrivando a sostenere un aumento di capitale che si aggirerà intorno a 1,5 miliardi di euro per sostenere i conti del 2021, che però ancora non sono approvati. Il rendimento aziendale dell’anno appena passato si conoscerà in via definitiva il prossimo 23 febbraio. Dopo questa data il rating si riposizionerà (negativamente o positivamente) nel mercato, delineando una linea di rendimento a breve-medio termine.

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