LO SPETTACOLO DELLE ELEZIONI: PROLOGO


Chi scrive questa riflessione  ha l’età per essere  molto distaccato , ma per questo con un interesse autentico, rispetto il  fenomeno sociale delle  elezioni politiche che con la crisi energetica è diventato  un evento socio-economico,  con una portata forse più grave della crisi del 1973 della  quale si ha  lucidissima memoria , allora  da poco sposato e giovane professore universitario

La gran parte degl  attori dell’attuale spettacolo sono generalmente – a parte l’innossidabile e sempre lucida Bonino – troppo giovani  per poter trarre insegnamento da quell’evento tranne Berlusconi, a quell’epoca già sulla strada dell’imprenditoria edlizia;  la scelta che farà alla fine ” il caimano”  sarà quella che condizionerà l’avvio del nuovo Governo che avrà  un  battesimo  …complesso  con i provvedimenti necessari al   contrasto del  “caro bollette”.

Dio, Patria e Famiglia  è lo slogan oggi  più discusso, visto che è quello della On.le Meloni  in cima alle classifiche dei sondaggi, anche se in realtà in cima alle classifiche ci stanno gli indecisi che decideranno all’ultimo momento: questo motto di conio mazziniano non è originale e lo troviamo anche nel giuramento dei Marines americani.

La domanda che bisogna porsi è se il concetto di Patria per la Meloni  sia inclusivo della appartenenza alla UE con i connessi limiti delle sovranità nazionali.

Gli altri leader sono al momento commedianti non protagonisti,  incapaci di far capire agli elettori a cosa puntino nelle fragili alleanze che hanno costruito e  non resta che aspettare lo sviluppo del dibattito   che sarà fortemente condizionato dallo scenario europeo e da quello più ampio dovuto all’evoluzione della guerra in atto.

Ai M5S saranno addebitati tutti i danni dovuti alla caduta del Governo Draghi.

La Transizione Energetica verso le fonti rinnovabili  alla fine sarà la vera soluzione se la UE la sosterrà concretamente e a lungo  con un periodo , speriamo  transitorio,  nel quale l’impiego del carbone è una necessità economica: anche le spese per la Salute e di R&S  sono indispensabili e quelle previste nel PNRR   in questi campi vanno potenziate.

La FLAT TAX  è semplicemte anticostituzionale e una nuova maggioranza parlamentare , prima di parlare di riforme costituzionali,   dovrà  dare prove di buon governo con la Carta che ha garantito la vita democratica nell’Italia per olre 70 anni;  diversamente questa promessa della compagine di destra è una condanna al mancato sviluppo che penalizzerà  le nuove generazioni.

Per ora non resta che attendere le decisione della UE  in materia di costi del gas   per vedere cosa ci riserva lo spettacolo elettorale che ha un grande rischio: quello di far confondere realtà con immaginari di propaganda e che i politici , anche quando diranno cose vere, non saranno più credibili. 

 Aumenterà la quota di astensione al voto  con il risultato di avere ancora  maggioranze parlamentari che non corrisponderanno  alla maggioranza dei Cittadini

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