Le scelte UE sul gas dettano le priorità, ma vi sono altri problemi strutturali


Che la tornata elettorale dovesse essere scandita dalla “guerra del gas” pareva cosa ovvia e così è, con la decisone della Commissione UE di stabilire un “price” cap per il gas; la risposta stizzita della Russia che chiude parte delle forniture va a definire meglio gli schieramenti  e si manifesta  di fatto in un riconoscimento ancora una volta del ruolo e della autorevolezza di Draghi , convinto sostenitore della decisione.

Salvini, con un perfetto tempismo,  chiede di “ripensare le sanzioni alla Russia” ma non raccoglie al momento il consenso della Meloni; a Cernobbio le differenze non sono state sfumature, ma sono sostanziali.

Nel  “campo largo” , pur avendo sulla carta  secondo i sondaggi oltre il 45 % dell’elettorato al netto degli indecisi , perdono tempo in  sterili contrapposizioni tra  di  loro  con un significativo avanzamento del M5S che sorpassa la LEGA che non potrà  certamente più vantare la guida del nuovo Governo.

Il Governo Draghi nel frattemmpo ha dato , tra l’altro, stimolo alla “transizione fotovoltaica”  con il provvedimento per                      l’ AGRIVOLTAICO   che comprende anche le aziende di ACQUACOLTURA   mettendo  a disposizione 1.500 milioni di euro di incentivi per le Imprese; è da sperare  che il nuovo Governo non pensi di  fare modifiche al PNRR, a parte l’aggiornamento dei costi,   che possano compromettere il cammino di molti  provvedimenti in corsa, sarebbe un suicidio politico.

Per il resto  il fatto di cui più si parla è la discesa dei protagonisti su TIKTOK ma  ai giovani non si possono offrire slogan o barzellette quando invece sarebbe importante offrire  un REDDITO DI FORMAZIONE AGLI STUDENTI UNIVERSITARI INDIPENDENTE DALLA SITUAZIONE FISCALE DELLE FAMIGLIE E DELLA  LORO  CITTADINANZA ; l’Italia  con 1.700.000 iscritti alle Università è in coda ai paesi della UE nel rapporto popolazione/ studenti universitari.

Ovviamente l’attuale Reddito di Cittadinanza non potrebbe essere cumulabile e agli studenti provenienti da famiglie a basso reddito dovrebbero essere garantiti ulteriori sostegni; speriamo che qualcuno ci pensi e metta questa iniziativa nelle promesse elettorali.

Non si  può non investire nella fascia di età fra i 18 ed i 25 anni altrimenti chi può se ne va  e la domanda di lavoro delle Imprese comunque richiama l’immigrazione.

Il centrodestra  dai tempi della Moratti , ministro dell’Istruzione nel secondo Governo Berlusconi, non parla più di Ricerca e Sviluppo ma anche dopo non è andata meglio con i governi successivi; per onore della cronaca solo Gentiloni ha  fatto un intervento di stabilizzazione dei molti precari degli EPR e delle Università.

I tempi post PNRR hanno bisogno di competenze di alto livello ed il ruolo della formazione superiore è essenziale per stabilizzare i benefici degli investimenti, in particolare nel Mezzogiorno,  ma in questo  “atto dello spettacolo elettorale”   vi è  scarso interesse per gli indecisi:  per dirla con Sciascia ,  sul palcoscenico vi  sono   ” mezzi uomini, omminicchi  e quaquaraqua”  che imperversano sui social contribuendo ad alimentare il distacco tra politica e società civile.

Gli “uomini” al momento sono silenziosi ed aspettano…

Nella contemporaneità delle elezioni in Sicilia   IL GIORNO DELLA CIVETTA ( Einaudi 1961), lettura che consiglio ai più giovani elettori, è un romanzo-verità ancora estremamente attuale nel  quarantesimo anniversario della omicidio del generale Alberto Della Chiesa.

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