Attualità della Nato


La Nato, alleanza militare tra Stati Uniti, Canada, Turchia e stati europei, con esclusione di Svezia e Finlandia, che hanno chiesto l’ingresso, e, come è ormai ampiamente noto, di Russia, Ucraina e Bielorussia, deve essere preservata e per quali ragioni?

Se lo è chiesto Macron poco prima del covid 19 e della guerra in Ucraina. E, in quel momento, ha risposto di no, avendo preso atto del disimpegno americano nel Mediterraneo e avendo così commentato “Nato in stato di morte cerebrale”.

I paesi membri europei non hanno reagito alla critica inattesa di Macron e alla proposta di elaborare una propria visione strategica, insieme ad un proprio impegno difensivo, e poco dopo l’invasione dell’Ucraina ha archiviato l’ordine del giorno francese. Perché è evidente a tutti che, senza Nato e soprattutto senza Stati Uniti, la Russia in Europa farebbe la parte del leone.

Se Putin e Biden si fossero messi d’accordo per convincere i paesi membri dell’utilità e dell’attualità della Nato, non avrebbero potuto fare di meglio. Certo, alle spese dell’Ucraina e dei paesi che, più di tutti, soffrono gli effetti delle sanzioni economiche, formalmente disposte dagli Stati Uniti a carico della Russia, ma sostanzialmente ricadute su produzione e consumi dei paesi che, con la Russia, hanno consistenti scambi commerciali. Tra questi, l’Italia.

Non si devono prendere decisioni a lungo termine nei momenti di stress, per non essere influenzati dagli eventi in corso, ma, di certo, i rapporti, all’interno dell’alleanza, devono essere riequilibrati.

Affinché i paesi europei, in particolare i paesi fondatori, si assumano maggiori responsabilità e un ruolo più spiccato nelle questioni che riguardano direttamente Europa, Mediterraneo e Medio Oriente.   

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