DECARBONIZZARE LA MOLLUSCHICOLTURA: SI PUO’ FARE

La Associazione Mediterranea di Acquacoltura (A.M.A.) nell’aprile del passato 2021 ha avviato un progetto intitolato MOLLUSCHICOLTURA 4.0 dandone comunicazione ai Ministeri interessati MITE E MIPAAF con l’obbiettivo di procedere alla contabilità dei contenuti carbonatici del prodotto, avviare tecnologie di controllo ambientale performanti, diminuire e per quanto possibile eliminare l’uso di energie elettrico/meccaniche che utilizzano combustibili fossili.
Su La Spezia ove esiste una tradizione ormai centenaria di produzione di mitili , detti muscoli, si sono concentrate le attenzioni di AMA e con la collaborazione del Laboratorio dell’ENEA a Santa Teresa (Lerici) , si sono messe a punto le modalità di contabilità della fissazione/sequestro nelle valve dei mitili che hanno un valore di CO2 equivalente del 19-21% del peso : i mitili si cibano di fitoplancton che fissa il carbonio dall’acido carbonico sciolto in acqua e costruiscono quindi le valve con un processo biologico di fissazione – biogeomineralizzazione – del carbonio trasformandolo in carbonati – prevalentemente di calcio- insolubili.
A La Spezia con la produzione annuale di circa 1.000 ton, la CO2 fissata equivale è di circa 200 tons e questi valori debbono, ai fini della contabilità ambientale, essere depurati delle corrispondenti emissioni di CO2 fossile generata nella filiera produttiva.
Tra poco tempo a La Spezia i mitilicoltori potranno far vedere che la produzione è “decarbonizzata”.
La spinta ad affrontare questo problema è stata una necessità dovuta all’aumento della spesa di elettricità passata da 6.000 a oltre 11.000 euro/mese da dicembre 2021 a marzo 2022: le necessità energetiche saranno soddisfatte da un impianto di pannelli fotovoltaici con accumulo progettato da una azienda di Sarzana (SP) – la Bi.Nav di Vincenzo Bianco – specialista nella nautica sostenibile e realizzato con produzione delle componenti tutta italiana – pannelli innovativi leggeri nati per la nautica, batterie ed inverter – per una capacità complessiva di 200 kw di produzione e 50 kw di accumulo.
Il Comune di Lerici in conferenza di servizi ha autorizzato con propria determina la “installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura del capannone e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici” (Numero 1318 del 14-06-2022).
Risultato atteso è l’abbattimento dei costi di energia che non solo portano un vantaggio finanziario ma elimineranno la “impronta carbonatica” della produzione tenendo anche conto che la installazione di colonnine potrà essere anche utile per futuri sviluppi di imbarcazioni elettrificate, da utilizzare per le attività presso gli impianti a mare; la valutazione preliminare di mancata emissione di CO2 è stimata in circa 100 tons/anno
A.M.A., riconoscendo il coraggio imprenditoriale dei “muscolai” che finanziano questa “impresa di ecosostenibilità” con mezzi propri, si impegnerà, per quanto possibile, nel trasferire questa buona pratica e soprattutto necessaria in conseguenza dell’aumento dei costi energetici, tra i propri Associati con caratteristiche simili, sperando che venga recepito dal MIPAAF la richiesta, più volte reiterata, nel riconoscere il settore dell’acquacoltura (attività agricola) all’interno delle iniziative previste nei contributi del PNRR per la Mis. “PARCO AGRISOLARE”; il bando di riferimento MIPAAF, firmato il 31.3.2022 dal Ministro Patuanelli, ancora oggi risulta non pubblicato e quindi non operativo.
Peccato, chi vende gas ne sarà sollevato e per almeno un altro anno non vi saranno gli effetti concreti di questa misura sostenibile… e intanto il Mediterraneo sta diventando troppo caldo.
Eraldo Rambaldi
Direttore AMA