BCE: banche ancora non trasparenti sui rischi climatici

Dalla Banca Centrale Europea inviano reclami formali ed informali al sistema bancario europeo, ritenuto troppo indietro sulla trasparenza, analisi e divulgazione di informazioni in merito alle normative sul cambiamento climatico e sull’agenda “green”.
Dal 2020 la BCE ha svolto analisi ed audit su circa 110 banche in tutta Europa, ma nessuna ha soddisfatto le linee guida richieste dalla Banca Centrale. Il monito è arrivato direttamente dall’SSM/BCE, che, a seguito di approfondite analisi, ha ritenuto che le banche “interrogate” non sono ancora pronte ad affrontare i rischi emergenti, specialmente quelli connessi al clima ed alle sofferenze industriali.
La BCE precisa che anche se è vero che molti adegumanti sono in realtà stati fatti e conclusi con successo dagli enti credito, ancora, però, persiste una difformità e non omogeneità tra le banche nell’affrontare questi nuovi temi.
L’aggiornamento sui rischi green è necessario, in quanto sempre più stakeholders e sistemi economici richiederanno informazioni dettagliate su questi temi, al fine di compiere con consapevolezza e visioni strategiche gli investimenti traguardando il futuro.
Un punto precisato anche da Frank Elderson, Vice President dell’organo di vigilanza SSM/BCE, comunicando recentemente che “è in arrivo una regolamentazione più rigorosa sulla divulgazione e il tempo a disposizione delle banche per prepararsi sta scadendo”, aggiungendo anche che “È tempo che le banche siano trasparenti e complete con le loro informative su clima e ambiente, per passare da una verità scomoda a un risultato desiderabile per tutti” (Radiocor).
Dopo questo ulteriore monito le banche verranno nuovamente analizzate a fine anno, concentrando l’audit sulla “trasparenza informativa”.
La BCE, oltretutto, precisa che il 60% degli istituti investigati non ha nemmeno svolto una descrizione sul come il rischio della transizione possa impattare negativamente sulla propria strategia di business, facendo trasparire un’inadeguatezza di visione strategica e macchinosità rallentata negli aggiornamenti.
Il problema maggiore, oltretutto, è che il mancato adeguamento rischia di avere conseguenze non solo sul sistema bancario europeo, ma anche su tutti i settori economici, essendo questi ultimi legati alle banche, a causa dei finanziamenti e delle manovre finanziarie che ogni impresa sta portando avanti, anche in termini di ripresa post-covid.